Panico in classe

Un giorno, cinque elfi erano intenti a gustarsi un bel picnic appena fuori dal villaggio di Babbo Natale, quando il vento del nord si alzò impetuoso e li fece volare via!

Il primo elfo, Retki, trovò la strada di casa seguendo una stella rossa all'orizzonte.

La seconda elfa era Kyoki, l'assistente personale di Mamma Natale. Il vento la trascinò fin dentro all'occhio del ciclone e la lasciò cadere, senza preavviso, nel comignolo di una scuola di paese. Per fortuna il camino era spento! Nonostante fossero quasi le sette di sera, all'interno della scuola c'erano ancora due gruppi di scolari impegnati in attività pomeridiane. Il primo gruppo era composto da collezionisti di francobolli, intenti a scambiarsi i loro tesori provenienti da tutto il mondo. Il secondo gruppo era impegnato in un corso di arti e mestieri, e stava completando il progetto di fine anno.

Quando l'elfa atterrò nel camino, i ragazzini furono presi dal panico. Si accorsero che il tempo era diventato talmente burrascoso che non sarebbero riusciti a tornare a casa prima del mattino. Avrebbero dovuto passare la notte nella scuola, al freddo, lontani dalle loro famiglie e dai loro letti caldi.

Kyoki, abituata a gestire un intero villaggio di elfi pazzerelli, sapeva esattamente cosa fare. Per prima cosa, si preoccupò di risollevare l'animo dei bambini: tirò fuori il latte dal frigorifero e preparò una bella cioccolata calda. Quando tutti si sentirono meglio, Kyoki divise i ragazzi in due squadre: una avrebbe preparato la cena con gli avanzi nella mensa, mentre l'altra avrebbe trasformato i materassini della palestra in comodi letti di fortuna. Quando si avvicinò l'ora della nanna, i bambini iniziarono a sentire la mancanza di mamma e papà. Kyoki, allora, cantò con loro tante canzoncine di Natale finché non si addormentarono.

Il giorno dopo, prima di tornare a casa, i bambini decisero di fare qualcosa di carino per ringraziare la loro nuova amica Kyoki. Gli allievi del corso di arti e mestieri le costruirono una grossa valigia con dei buchetti per respirare, mentre i collezionisti di francobolli vi apposero i loro migliori francobolli natalizi per spedire Kyoki al Polo Nord via posta.

Quando Kyoki arrivò a casa sana e salva e si mise a letto, diede la buona notte a Retki, che era tornato qualche sera prima. Sperava con tutto il cuore che anche gli altri tre amici li avrebbero presto raggiunti.